Tramonti

Ho la fortuna di vivere in campagna.
Gli spazi aperti. Lo sguardo va lontano.
I tramonti, un dono. Da ragazzo li aspettavo.
Oggi, preso dal lavoro e dai pensieri, li fotografo meno.

Da bambino, alle elementari, disegnavo macchie di colori. Coi pennarelli. Ma non usavo la punta.
Tiravo fuori dal pennarello l’anima d’inchiostro e disegnavo con quello, pitturando tutto, tavolo e mani comprese.
Le insegnanti tessevano lodi e già prefiguravano per me un futuro da artista.
Così non è stato.
I miei  scarabocchi non so che fine abbiano fatto.
Molti, ricordo, assomigliavano a tramonti, quelli che poi con la fotocamera avrei continuato a disegnare.

 

Treviglio, 26 marzo 2023